sabato 10 aprile 2010

Numeri verdi o muri di gomma?

La caduta del “muro di Berlino” è stata un evento epocale. Da quel momento l’Europa si è liberata di un bubbone minaccioso.

Tuttavia in Italia sono sorti alla chetichella una miriade di altri muri che mettono a dura prova la pazienza dei cittadini.

Parliamo delle strategie adottate in una sorta di tacito accordo, da tutte le aziende di servizi o di produzione per neutralizzare le doglianze o proteste dei propri utenti o clienti.

Oggi che l’informatica mette a disposizione di tutti, agilissimi strumenti d’informazione e contatto, le aziende nascondono i loro recapiti postali e di posta elettronica e s’interfacciano con i loro utenti con i cosiddetti “call center” o “numeri verdi”. Tutti questi strumenti diabolici mettono a dura prova tempo e pazienza dell’interlocutore che dopo vari tentativi, tutti infruttuosi, alla fine, esasperato, rinuncia a esporre le proprie lamentele e si rassegna a subire ogni sopruso.

Basta con i numeri verdi, basta con i call center,siamo stufi di perdere tempo invano o di essere presi in giro. Vogliamo parlare con un numero a pagamento, con persone in grado di rappresentare giuridicamente l’azienda e che ci diano risposte esaurienti.

E’cosa urgente e opportuna sollecitare l’interessamento delle associazioni per la difesa degli utenti o consumatori. Perlomeno quelle che non hanno adottato la stessa strategia.

Mi viene in mente l’idea di sollecitare l’iniziativa di persone di buona volontà disposte a impegnarsi a raccogliere e vagliare le lamentele della gente per poi compilare una lista delle aziende canaglia da additare all’ostracismo generale.

Un consiglio: prima di stipulare un qualsivoglia contatto per la fornitura di servizi, verificate se e come in caso di bisogno l’azienda vi fornirà la doverosa assistenza.







Cesare Zac

martedì 6 aprile 2010

TUTTOLOGANDO

Oggi inizia questo BLOG che come dice il titolo tratterà di tutto. Mi sforzerò di essere razionale, nel senso di non farmi condizionare dall'emotività, dai preconcetti ideologici, confessionali o politici, ma nemmeno da paure o timori di vario genere, come dall'invidia, e men che meno dall'odio.
Ciò non significa che sarà un blog asettico o mancante di coraggio. Ve ne accorgerete.
Tuttavia userò un linguaggio rispettoso verso il prossimo e verso la lingua italiana che oggi ne ha bisogno più che mai. Il turpiloquio non troverà spazio qui.
Il primo argomento trattato da questo blog sarà intitolato: "I MURI DI GOMMA"
Arrivederci da Cesare Zaccaria