domenica 3 febbraio 2013

Suicidi, perché? 5 maggio 2012


Suicidi,  perché?
La serie impressionante di suicidi che si sta verificando nel nostro Paese, impone una seria riflessione sulle cause.
E’ in atto una crisi mondiale che si sovrappone alla nostra specifica crisi, economica, politica, culturale, dei valori, della religione.
La popolazione è sconcertata, non ha più riferimenti cui appoggiarsi. Con la caduta del Muro di Berlino e conseguente disfacimento dell’URSS, il popolo della sinistra cui era stato fatto credere che il comunismo era la salvaguardia della classe lavoratrice, dei diseredati, dei proletari, è caduto nello sconforto.
Ha dovuto ammettere che quell’ideologia finora accettata e fatta propria acriticamente e fideisticamente come una vera e propria religione, che ovunque essa era stata al potere o è ancora al potere, aveva portato miseria economica e insoddisfazione, repressa severamente da uno stato di polizia inflessibile, tanto che il mondo comunista era diventato un vero e proprio carcere.  Cortina di ferro e il muro di Berlino non riuscivano più a contenere le fughe di chi sceglieva la libertà e quel benessere che a loro era negato.
Non è casuale che oggi, la grande maggioranza dei reati più feroci, spesso del tutto gratuiti, che si verificano nel nostro Paese sia opera di immigrati provenienti dai paesi dell’Est europeo, inferociti da decenni di repressione senza pietà: Romeni, Albanesi, Bulgari. In otto casi su dieci, i responsabili dei reati più efferati, provengono dai paesi ex comunisti.
Venuta a mancare miseramente questa ideologia, la popolazione italiana è sconcertata, insicura, attanagliata da una serie di paure, paura del nucleare, delle tecnologie, dell’ambiente, del progresso, della scienza. Il famoso oncologo Umberto Veronesi ha denunciato che è in atto una cultura antiscientifica assai preoccupante.
La religione cattolica, è anch’essa in crisi; soffre di carenza di vocazioni, e al suo interno soffia un vento di fronda poco rassicurante.
Anche le altre religioni, islamica compresa, perdono adepti sempre più frequentemente.
Da quando è venuto a mancare il capro espiatorio di turno impersonato alla perfezione da Silvio Berlusconi, agli Italiani, non rimane che il gioco, il “gratta e vinci”, le superstizioni, i maghi, le fattucchiere, l’alcol, le droghe, padre Pio e infine il suicidio.
CESARE ZACCARIA                     5 maggio 2012
   

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